Formazione ITS: nel 2019 più dell’80% dei diplomati ha trovato lavoro

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Le cifre sembrano parlare chiaro. Secondo i dati INDIRE, l’ente nazionale sulla documentazione e ricerca educativa, nel 2019 più dell’80% dei 2.600 diplomati nei corsi biennali o triennali degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) italiani, ha subito trovato occupazione nel settore lavorativo corrispondente al loro indirizzo formativo. La percentuale sale all’82% per i tecnici turistici specializzati della Fondazione Turismo e Benessere di Cesena, Rimini e Bologna.

Sono i risultati del nuovo modello di formazione terziaria professionalizzante, ITS, adottato nel nostro Paese dal 2010. Un modello in grado di integrare l’azione formativa di MIUR e Regioni, raccordandola direttamente con il mondo dell’impresa. Oltre il 50% dei docenti proviene dal mondo del lavoro, 40% delle ore di programma didattico si svolge in stage nelle aziende e più del 27% di ore di teoria sono effettuati in laboratori di impresa e di ricerca. Ogni diploma corrisponde a figure professionali di valore nazionale e internazionale, a piani di studi definiti con le imprese e, soprattutto, a competenze sviluppate nei luoghi di lavoro.

A fronte dell’evidente e funzionale canale aperto tra formazione qualificata e occupazione, le statistiche indicano però anche un ritardo tutto italiano nell’utilizzo da parte degli studenti del percorso ITS. Nel nostro Paese li frequentano 15 mila ragazzi, in Germania 800 mila con quasi 300 mila diplomati l’anno. In Francia ogni anno terminano il ciclo in 200 mila in Spagna in 130 mila. Un gap da colmare, promuovendo e facendo conoscere sempre di più gli ITS ai giovani.

“Gli ITS, intrecciano proporzionalmente lo studio teorico in aula con l’attività pratica degli stage ‘on work’. Raccordano gli apprendimenti all’utilizzo sul campo delle competenze acquisite. Il grande valore è vedere come le imprese riconoscano subito la qualità dei diplomati ITS e le considerino risorse umane con alto valore aggiunto per la loro attività – spiega Gianluca Brasini, assessore al bilancio del comune di Rimini e docente del corso biennale di marketing turistico 4.0 in corso a Cesena – i bisogni formativi richiesti dal comparto turistico sono continui e sempre in evoluzione. Le figure di middle manager sono essenziali in una filiera articolata come quella del turismo. Questi corsi formano persone costantemente aggiornate e in grado di offrire competenze innovative alle aziende e di renderle così più competitive sul mercato nazionale e internazionale”.

A confermare la relazione tra corsi ITS e mondo del lavoro, è la storia personale e professionale di un nuovo docente del corso, il giovanissimo social media manager Marco Caffettieri: “Mi sono diplomato tre anni fa al corso ITS McLuhan su organizzazione e fruizione della conoscenza della fondazione FITSTIC. Con questo percorso ho acquisto la capacità di lavorare in team, di utilizzare gli strumenti di project management e nei due stage svolti in azienda entrato concretamente nel mondo del digital marketing e al il ruolo di social media manager. Appena diplomato proprio quell’azienda mi ha assunto tra il suo personale. Lo stage era servito all’impresa per valutare le mie competenze e potenzialità”. E a distanza di 5 anni dall’inizio del suo percorso in ITS, questa primavera Marco Caffettieri è sono diventato a sua volta docente nel corso turismo 4.0 di Cesena e Rimini: “Amo il mio lavoro ed è la prima volta che sono dall’altra parte della cattedra. Spero sia la prima di una lunga serie di docenze è un’attività che arricchisce il mio bagaglio di esperienze personali. Insegno ciò che ho appreso e applico ogni giorno nel mio lavoro. Cerco di comunicare due messaggi molto semplici ai ragazzi. Cercate di trovare il lavoro che vi piace fare e impegnatevi per ottenerlo. Il settore del digital marketing è in continua evoluzione e quindi dobbiamo studiare ogni giorno per rimanere aggiornati”.

E anche il corso di turismo 4.0 ha dovuto fare i conti con l’emergenza Covid-19. Lo spiega la coordinatrice della Fondazione Turismo e Benessere, Monica Masotti: “Grazie alle caratteristiche della nostra proposta formativa siamo riusciti, senza particolare difficoltà, a fare migrare la nostra parte di studio teorica sul web. Compatibilmente con l’evoluzione della situazione sanitaria gli studenti svolgeranno da giugno a novembre i loro stage in azienda. Chiuderemo quindi il programma didattico a dicembre con esami e consegna dei diplomi. Ciò che ci auguriamo è di mantenere un buon tasso d’inserimento lavorativo nel comparto turistico, anche se la ripresa del settore sarà graduale e dovrà fare i conti con i cambiamenti in atto. Con la formazione ITS marketing 4.0 pensiamo che i nostri corsisti siano in grado di collaborare per avviare subito una strategia di marketing e comunicazione digitale ottimale per quelle imprese che vorranno farsi trovare pronte alla ripartenza. Dai dati dell’ultimo monitoraggio, effettuato nel 2019, i diplomati del biennio precedente hanno trovato occupazione, diciannove su ventuno per quelli di promozione e marketing e quindici su venti in quello per tecnici di strutture ricettive”.

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