Furti e rapine a Riccione: tre gli arresti

I Carabinieri hanno dato corso ad uno specifico servizio di controllo antifurto del territorio

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Oggi, 19 luglio, dalle ore 7 alle ore 13 a Riccione i Carabinieri hanno dato corso ad uno specifico servizio di controllo del territorio finalizzato in particolare alla prevenzione e al contrasto in materia antifurto, arrestando tre soggetti. 

 

NEL DETTAGLIO

 

Son stati tratti in arresto per furto in concorso (entrambi celibi e pregiudicati) C.A., 20-enne marocchino, domiciliato a Corbetta, e C. C., 20-enne, nato in Polonia, domiciliato a Bollate, trovati (unitamente ai minori S.A.E.A, nato a Bollate e lì residente, e S.M. 16-enne nato a Lodi residente a Paullo e a G.M., 17-enne nato a Milano residente a Paullo– Lungo Arenile) dalle pattuglie riccionesi a compiere alcuni furti in danno di tre villeggianti, ai quali venivano asportati telefoni cellulari e denaro contante per un valore di circa 1000 euro. Nel medesimo contesto, S.A.E.A., S.M. e G.M. venivano deferiti in stato di liberta’ per la medesima fattispecie di reato. La refurtiva è stata restituita agli aventi diritto.

 

Arrestato invece per rapina e resistenza a pubblico ufficiale P. V. G. 37-enne nato a Bogota’, in Italia senza fissa dimora, clandestino, trovato mentre accedeva all’interno di un negozio di abbigliamento ubicato in Viale Dante ed approfittando di una momentanea distrazione della commessa, si impossessava di alcuni capi di abbigliamento, e, dopo averli celati all’interno proprio zaino, si allontanava dall’esercizio. L’uomo, nell’atto di uscire dal negozio, provocava l’accensione della barriera antitaccheggio, attirando cosi’ l’attenzione di un Carabiniere, libero dal servizio. Quest’ultimo, pertanto, si poneva all’inseguimento del 37enne riuscendo a bloccarlo nonostante la vigorosa resistenza opposta, sferrando calci e pugni e minacciandolo ripetutamente. La refurtiva è stata recuperata e restituita agli aventi diritto.

 

Espletate le formalita’ di rito P.V.G, veniva tradotto presso la casa circondariale di Rimini, C.A E C.C, trattenuti all’interno delle camere di sicurezza, in attesa di essere tradotti nella mattinata di domani davanti All’autorità Giudiziaria di Rimini per la celebrazione del rito direttissimo.

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