Organizzare il cinema all’aperto: un’iniziativa estiva vintage

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Quando si parla di cinema all’aperto tutti si immaginano i drive in, anche se in realtà l’atmosfera non è più quella anche perché nella maggior parte dei casi le persone hanno una berlina e quindi risulterebbe essere piuttosto scomodo. Ciò non toglie che il cinema all’aperto mantiene ancora un fascino incredibilmente vintage, indipendentemente dal tipo di film proposto.

 

Se in molti casi sono i comuni stessi a organizzare il cinema oper-air, oggi in molti casi l’iniziativa parte anche dai singoli che desiderano animare il proprio paesello e/o raccogliere fondi per qualche associazione. Il successo del cinema all’aperto, tempo permettendo, è praticamente assicurato, tant’è che ci sono cinema che si propongono di accompagnare chi desidera sviluppare l’iniziativa in tutto e per tutto, proponendo una sorta di partnership.
Il cinema prenderà una parte degli introiti, fornendo in cambio agli organizzatori tutta l’assistenza necessaria e, in particolare, l’attrezzatura tecnica. Vediamo come si organizza una piccola rassegna, ma prima è bene ricordare che non va assolutamente dimenticato di pubblicizzare l’appuntamento sul web e in città con la stampa manifesti e cartelloni pubblicitari. Per il successo ci vuole infatti un pubblico!

 

L’ABC della rassegna di cinema all’aperto

Per ridurre le spese è possibile accordarsi per riproporre film della stagione precedente, poiché il costo aumenta tanto più i film sono recenti. Di norma il biglietto di ingresso viene messo a 7-8 euro. Il punto di partenza per organizzare eventi di questo tipo è farsi mettere a disposizione dal comune uno spazio. Di solito c’è molta disponibilità perché in fondo non si fa altro che favorire la socializzazione dei compaesani e rendere vivace la vita in città.

Attenzione che la location dovrebbe essere dotata di ampio parcheggio, toilette (vanno bene anche i bagni chimici), corrente elettrica, spazio per montare l’area video e quella per ospitare gli spettatori (sia che si portino le sedie da sé, sia che gli vengano fornite). È indispensabile inoltre che nella zona cinema si possa creare il buio, elemento indispensabile per la buona visione del film. Mettendosi d’accordo con un venditore ambulante di bibite e panini, il quadro sarà perfetto.
Per gestire gli spettatori è opportuno avere un po’ di personale che tenga d’occhio la situazione: per risparmiare ed evitare costi aggiuntivi sarebbe ottimo servirsi di personale volontario o associazioni.

 

Burocrazia

Quando si organizza il cinema all’aperto si organizza sostanzialmente un evento di associazione culturale e, di conseguenza, c’è un iter burocratico da seguire. Chi organizza l’evento deve far riferimento a qualcuno con una partita IVA o una società per gestire la questione commerciale. Anche se gli accordi con il comune sono presi verbalmente, sicuramente ci saranno inoltre dei moduli da presentare.

Per fare il cinema all’aperto ci sono poi da sostenere dei costi di licenza per l’affitto della pellicola (licenza cinematografica) e per la SIAE, questo se non se ne occupa direttamente il cinema in ambito di una partnership. Trattandosi di un evento pubblico con molte persone partecipanti (si spera) è indispensabile strutturare un piano di sicurezza: l’organizzatore deve valutare tutti i rischi possibili che potrebbero verificarsi, individuando le vie di fuga e un piano di emergenza per gestire la folla.

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