Bombacarta al Cas per migranti. Ospiti e dipendenti del Cento Fiori stanno tutti bene

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Nei giorni scorsi il Cas gestito dalla Cooperativa Cento Fiori ha subito alcuni attacchi, l’ultimo dei quali particolarmente grave: una bomba carta (o un grosso petardo) è stato fatto esplodere la notte di Halloween verso le l’una e 30 sulla soglia della casa. Nonostante il gesto gravissimo, nessuno degli ospiti o colleghi è rimasto ferito, abbiamo registrato solo un po’ di danni al portone. 

“E’ inutile utilizzare paroloni, potete immaginare lo spavento dei 13 ospiti e dei due custodi che abitano la nostra struttura, svegliati nel cuore della notte da un boato che ha fatto vibrare la loro e nostra casa”, dicono in una nota i responsabili della Cooperativa.

“Come sempre è accaduto (anche di fronte al più lieve atto di intolleranza) abbiamo immediatamente allertato i carabinieri, mettendo a disposizione tutte le nostre risorse, anche e sopratutto il riserbo per aiutare in tutti i modi gli investigatori a prendere il o gli autori di questi gesti odiosi e inaccettabili. Un riserbo dovuto anche ai nostri ospiti e colleghi, già vittime di una violenza assurda e vigliacca nella loro casa, e che non meritano ulteriori tensioni che il clamore mediatico inevitabilmente porta. Siamo una struttura che da oltre 35 anni fa dell’accoglienza e dell’aiuto la propria missione, dapprima nella lotta alle dipendenze, con la Comunità di Vallecchio e le altre strutture, ora anche a chi sfugge da situazioni tragiche e ai drammi delle guerre. In queste ore abbiamo cercato di dimostrare a chi vive e lavora nel Cas di Spadarolo la nostra vicinanza, con la presenza fisica di tutti gli educatori impegnati nel settore migranti, aumentando la presenza quotidiana e creando dei momenti di solidarietà tra noi. Da più parti stanno arrivando messaggi e segnali di solidarietà, a cominciare dalle istituzioni e dall’amministrazione Comunale di Rimini per bocca del vicesindaco Gloria Lisi, per proseguire con il mondo cooperativo, associativo, amici e colleghi. Vi ringraziamo tutti. Qualcuno ci chiede anche di creare momenti pubblici. Saranno i nostri ospiti a decidere se e come organizzare, eventualmente, ogni iniziativa futura: siamo una cooperativa sociale che fa accoglienza e inclusione, che protegge le persone a lei affidate. Anche di fronte alla rabbia che ci suscitano questi atti vigliacchi, continueremo con responsabilità la nostra missione”. Cooperativa Sociale Cento Fiori, Rimini

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