Servizi educativi: aumenta la richiesta per la scuola d’infanzia, diminuisce quella per i nidi

Secondo l'assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli, il fenomeno può essere sia una conseguenza della crisi economica, ma anche il frutto del calo demografico

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Sono state complessivamente 1469 le domande ricevute per i servizi di infanzia pubblici per l’anno 2017-2018; di queste, 907 sono state quelle per la scuola di infanzia, 562 quelle per il nido. Circa il 20% delle domande sono state compilate con i servizi on line, con una prevalenza per l’utilizzo informatico relativo alle domande per i nidi. 

Prosegue la tendenziale riduzione delle iscrizioni ai servizi dell’infanzia registrata negli ultimi anni che, dal 2013 ad oggi, ha visto ridurre complessivamente di poco meno di 200 unità le iscrizioni. Seppur rispetto al 2016 il calo sia stato piuttosto contenuto, siamo nell’ordine di poche unità, è da notare come tra il 2014 e il 2013 vi fosse già stato un netto calo con meno 154 bimbi iscritti (erano 1.657 nel 2013/14 e 1.503 nel 2014/15.

Calo che incide in particolare sui nidi (-62), mentre per le scuole dell’infanzia si fa registrare invece un aumento di 58 domande. La tendenza complessiva alla riduzione della domanda di servizi per la prima infanzia è stata negli ultimi cinque anni intorno al 25%, un dato che secondo l’assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli, è possibile “leggere sotto una duplice lente; può essere sia una conseguenza della crisi economica che, da una parte ha tolto lavoro e risorse economiche alle famiglie e, dall’altro, ha contestualmente offerto più tempo libero ai genitori per occuparsi in casa dei propri figli, ma anche il frutto del calo demografico che anche nell’ultimo anno ha visto nascere circa 100 bimbi in meno rispetto l’anno precedente”.

In questi anni, lo stesso fenomeno, ha investito anche i nidi del privato sociale, che hanno dovuto correlativamente ridurre il numero delle sezioni ed in qualche caso chiudere le strutture. L’effetto finale è la curvatura negativa del trend dell’offerta del sistema integrato pubblico privato in rapporto alla domanda potenziale (ovvero i residenti 0-3 anni). Il 26% di copertura raggiunto nello specifico nei servizi 0-2 anni negli ultimi due anni, e che a livello previsionale sarà più o meno il medesimo anche per il prossimo anno, rappresenta però un balzo in avanti di grande impatto per la comunità riminese visto che, se solo nel 2008 si fermava al 20,16%, nel 2001 era fermo all’11,9%.

Dai dati, seppur parziali, in possesso è dunque ipotizzabile un sostanziale annullamento delle liste di attesa nei nidi, dove si è già passati dai 216 del 2011 ai 26 dell’anno scorso, e ad una sostanziale assestamento di quelle delle scuole dell’infanzia, che dai 155 del 2011 erano già passati nel 2014 a 67. Nonostante siano ancora da effettuare tutti gli incroci necessari per la distribuzione territoriali di richieste e disponibilità, ed in attesa anche delle iscrizioni negli asili privati (che hanno tempistiche diverse dai pubblici e saranno note più avanti, a seconda dei singoli istituti), si può comunque già affermare che siamo in presenza di un sostanziale annullamento delle liste di attesa.

Resterà dunque a livello di sistema complessivo (cui concorrono Comune, Stato e Scuole private paritarie) solo una quota – pur percentualmente molto bassa – di domande inevase, che conferma come la grande pressione in ingresso sui servizi educativi 0-2 si stia sostanzialmente dissolvendo, mentre rimane più ondivaga quella relativa alle scuole di infanzia. Per quanto riguarda il 2017-2018 si tratta di numeri che potranno ancora registrare piccole variazioni legate alle iscrizioni on line, visto che era possibile inviarle fino alla mezzanotte di venerdì 3 marzo; termine prorogato per poter permettere la presentazione delle domande anche da parte delle famiglie provenienti dal nido “Il Melograno”, la cui convenzione triennale con la coop. Il Millepiedi è scaduta senza possibilità di rinnovo, e la scuola d’infanzia democratica “Anchesepiove”.

Per le famiglie provenienti dal nido “Il Melograno” è stato inoltre garantito, per coloro che lo volessero, un percorso preferianzale per l’iscrizione dei propri figli nelle strutture educative gestite dall’Asp Valloni. Una situazione seguita dal Comune di Rimini e sulla quale l’assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli, è al lavoro insieme ai tecnici per ridurre al minimo il disagio e garantire a tutte le famiglie gli stessi standard di servizio.

“Anche se a livello complessivo si tratta di numeri in linea con il trend degli ultimi anni – è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – è comunque possibile effettuare alcune analisi di dettaglio: l’aumento delle iscrizioni alle scuole di infanzia è un dato che conferma come le famiglie riminesi stiano apprezzando l’offerta educativa, dimostrando anche fiducia rispetto le recenti scelte gestionali fatte dall’Amministrazione comunale”.

 

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