Riccione saluta commossa il maestro di tennis Piero Serafini, spentosi a 87 anni

Pioniere di questo sport nella Perla Verde, a lui è intitolata la scuola tennis. I funerali lunedì alle 15 alla Chiesa Gesù Redentore di Alba, in via Dante. Il cordoglio dell'Amministrazione Comunale

Più informazioni su

Si è spento a Riccione, a 87 anni, nella notte tra sabato e domenica, Piero Serafini, per tutti “il maestro di tennis”, pioniere di questa disciplina sportiva in città, dando lustro al tennis italiano e alla Perla Verde. Una grande figura di uomo prima che un grande sportivo, che ha letteralmente costruito la straordinaria tradizione della racchetta a Riccione, ma non solo, avendo svolto la professione di insegnante anche in altre località della regione. La città si stringe intorno alla famiglia per dare l’estremo saluto al ‘maestro’ lunedì alle 15, con il rito funebre alla Chiesa Gesù Redentore di Alba, in via Dante.

Figlio di un marinaio, Piero Serafini era entrato su un campo da tennis a 9 anni, quando faceva il raccattapalle del Duce, incominciando poi a giocare da autodidatta, come spesso capitava in quei tempi, semplicemente guardando giocare quelli più bravi. Nel 1955 comunque terminò la scuola maestri, per insegnare poi a Forlì, Parma e Piacenza, seguendo anche un grande giocatore come Giordano Maioli, ex campione italiano e giocatore di Coppa Davis.

Nel 1962, quando è nato il Tennis Club Riccione, fu richiamato alla “base” e da quel momento ha cresciuto intere generazioni di giocatori, che diventavano tennisti sempre all’insegna dei valori che il maestro voleva dai suoi allievi, buona tecnica, ma anche lealtà, correttezza ed educazione. Ha lavorato fino a 84 anni e la scuola tennis del TC Riccione è stata a lui intitolata 11 anni fa. La sua eredità tecnica, ma anche umana vista la straordinaria impronta che ha saputo dare anche alla famiglia, è stata raccolta dal figlio Fabrizio, maestro anche lui e attuale direttore tecnico del circolo di via Forlimpopoli (per partecipare al dolore della famiglia, chiuso in segno di lutto nella giornata di lunedi 21 dicembre) dove sono passati nel corso di oltre mezzo secolo tantissimi giovani.

Un messaggio di sentito cordoglio arriva dall’Amministrazione Comunale di Riccione:Il “ Maestro”, così come lo chiamavano i riccionesi, ha insegnato a prendere in mano la racchetta da tennis e ad infondere la passione per questa splendida disciplina ad intere generazioni di riccionesi con profonda umanità e competenza. Un’icona di questo sport non solo per Riccione ma per l’intera provincia, le sue doti professionali ed umane mancheranno alla città intera”.

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RiminiNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.