Debutta a New York il 3 gennaio “Panorama”, il nuovo, irriverente, spettacolo della Compagnia Motus

Al festival Under the Radar il progetto della compagnia di ricerca di Santarcangelo insieme con l'interetnica Great Jones Repertory Company dell'East Village

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I romagnoli Motus portano a New York la loro ricerca sulle identità in diaspora: il nuovo progetto teatrale “Panorama” della compagnia di ricerca di Santarcangelo di Romagna debutta infatti mercoledì 3 gennaio al festival Under the Radar a New York. Per questo lavoro i Motus – ideazione e regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò – con il supporto del drammaturgo Erik Ehn, hanno lavorato con la Great Jones Repertory Company, il gruppo interetnico di attori e attrici residenti al teatro La MaMa dell’East Village, persone che hanno vissuto una diaspora legata alle proprie scelte artistiche. 

“Panorama” continua infatti la ricerca inaugurata dai Motus con MDLSX, incentrata sui confini del corpo e sui grandi conflitti legati alle comunità in transito, in cerca di nuove dimore, affrontando la condizione dell’identità nomade fra sradicamento dal passato e rinascita verso nuove forme ed esistenze.

L’anno scorso Motus ha festeggiato venticinque anni di attività, nel corso dei quali la compagnia si è affermata come una delle realtà più interessanti e coraggiose del teatro italiano e non solo, portando i propri lavori in tutto il mondo. La loro ultima produzione nasce dall’idea di sviluppare una riflessione aperta sulla necessità umana di essere in movimento, di smantellare confini (anche artistici) per estendere al massimo il campo visivo e della possibilità (da qui il nome Panorama, dal greco παν tutto e oραω vedere). Il progetto è una nuova tappa del percorso inaugurato da MDLSX, performance che ha ottenuto un enorme successo rivendicando la libertà di transitare da un genere all’altro.

Ora questi temi vengono affrontati da una diversa prospettiva, andando oltre i confini del corpo per allargarsi a quelli geografici, del colore della pelle, della nazionalità imposta, della territorialità forzata, dell’appartenenza a una Patria. Una ricerca che coinvolge performers che hanno vissuto esperienze diasporiche legate alle proprie scelte artistiche, ossia i membri della Great Jones Repertory Company, il gruppo interetnico di attori e attrici residenti a La MaMa, mitico teatro dell’East Village newyorkese fondato da Ellen Stewart. A partire da queste esperienze biografiche, Motus, con il supporto del drammaturgo Erik Ehn, delinea nuovi panorami esistenziali, dove il nomadismo diventa una proprietà intrinseca dell’esistere (e dell’essere attore/attrice), declinando in forma artistica la proposta di una identità post-nazionalista delineata dalla teorica femminista Rosi Braidotti e mettendo a dura prova ogni tentativo di fissare irrevocabilmente persone, nazionalità, “razze”, sessualità in categorie gerarchiche e immutabili. “Panorama” scava nel cuore di questa urgenza politica con un formato narrativo “post-documentario”, per indagare una società frantumata dal trumpismo come quella americana ma anche dalla xenofobia della nostra Fortezza Europa, e per esplodere l’umano diritto all’essere in movimento, a viaggiare, conoscere, essere in divenire.

La tessitura drammaturgica crea un’unica/molteplice biografia, composta dai frammenti di esistenza di tutti i performer partecipanti al progetto. Da New York le linee di indagine si diramano verso Seul in Corea con la voce di Poogene, verso la Repubblica Domenicana con John, in Cina e Vietnam con Perry e Maura, e nella controversa Turchia con Zishan. Valois, di origini afroamericane, completa il quadro narrativo con la sua lunga esperienza iniziata negli anni ’70 a La MaMa.

Dopo il debutto newyorkese, che segue un lungo periodo di residenza di Motus a La MaMa a partire da novembre 2017, il progetto sarà presentato in Europa il 14 e 15 marzo al Vooruit di Gent (Belgio). Il debutto italiano sarà dal 2 al 7 maggio alla Triennale Teatro dell’Arte di Milano. Il 10 e 11 maggio “Panorama” sarà presentato all’Arena del Sole di Bologna.

 

MOTUS

La compagnia Motus viene fondata a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Da subito, affianca la creazione artistica di spettacoli teatrali, performance e installazioni, a un’intensa attività culturale, conducendo seminari, incontri e dibattiti. I suoi lavori sono stati presentati nei festival più importanti del mondo, tra cui Under the Radar a New York, al Festival TransAmériques di Montréal, a Santiago a Mil in Cile, al Fiba Festival di Buenos Aires, all’Adelaide Festival, al Taipei Arts Festival. La compagnia ha interpretato in modo assolutamente originale autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke, Pasolini. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi Ubu. Tra le produzioni più rilevanti di Motus, vi è il progetto SyrmaAntigónes, dedicato alla figura di Antigone come archetipo di lotta e resistenza, sviluppato nei due contest Let The sunshine In, Too Late e Iovadovia e nello spettacolo Alexis, una tragedia greca, vincitore nel 2012 del Critics’ Choice Award come “Best Foreign Show” dalla Québec Association of Theatre Critics. Altri lavori sono The Plot is the Revolution (2011), un emozionante incontro scenico fra l’attrice Silvia Calderoni e Judith Malina del Living Theatre, Nella Tempesta (2013), CalibanCannibal (2013), MDLSX (2015) su gender e identità di confine. Dalla primavera 2014 Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande tengono l’atelier d’insegnamento poétique de la scène presso La Manufacture – Haute école de théâtre de Suisse romande di Losanna.

 

Crediti

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
drammaturgia:Erik Ehn e Daniela Nicolò con gli attori e le attrici della Great Jones Repertory Company – Maura Nguyen Donohue, John Gutierrez, Valois Mickens, Eugene the Poogene, Perry Yung, Zishan Ugurlu

assistente alla regia: Lola Giouse
musiche: Heather Paauwe

scenografia:Seung Ho Yeong
progetto visivo:BosulKim
video: CultureHub con Sangmin Chae
direzione tecnica:Yarie Vazquez

produzione La MaMaExperimental Theatre Club con Motus

in coproduzione con Seoul Institute of the Arts, CultureHub, New York | Vooruit, Gent | Triennale Teatro dell’Arte, Milano | Emilia Romagna Teatro Fondazione, Modena | Grec Festival, Barcellona |  L’arboreto– Teatro Dimora, Mondaino |

in collaborazione con Under The Radar Festival, New York

con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna

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