Rimini. L’1 ottobre Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore

Ogni giorno più di 200 milioni di persone nel mondo occidentale soffrono a causa del dolore cronico: nevralgie, endometriosi, vulvodinia, fibromialgia, esiti da trauma, emicrania, herpes zoster, neuropatia diabetica, sono solo alcuni nomi di patologie che causano un dolore quotidiano e persistente.

Una condizione che solo in Italia coinvolge 13 milioni di persone, generando non solo sofferenza quotidiana, ma inducendo altresì nel 26% circa delle persone un allontanamento dal mondo del lavoro. Per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a questo tema, sabato 1° ottobre si rinnova l’appuntamento con la Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore, l’iniziativa della Fondazione ISAL, giunta alla sua XIV edizione.

L’edizione di quest’anno si focalizzerà sull’impatto che il dolore cronico genera nella vita di tutti i giorni. “Dolore cronico. Quali i bisogni nella cura e sul lavoro? Riflessioni sulle difficoltà delle persone” sarà questo, infatti, il filo conduttore della giornata di volontariato che da sabato 1° ottobre farà tappa nelle piazze di tutta Italia, dando voce ai bisogni delle persone colpite da dolore cronico, con la collaborazione di medici specialisti e di volontari impegnati in consulenze mediche gratuite e iniziative di promozione e informazione (scopri dove su: www.fondazioneisal.it).

Una giornata per sensibilizzare la popolazione e le istituzioni sulla prevenzione e sulla cura del dolore cronico e sul disagio socio-lavorativo che lo stesso genera, sostenere la ricerca per dare una cura al dolore cronico ad oggi “incurabile”, Promuovere lo sviluppo della Innovazione Biotecnologia e Telematica nella Rete Nazionale di Terapia del Dolore.

Attraverso questa iniziativa la Fondazione ISAL intende invitare alla riflessione sulla necessità di definire indicatori di qualità sui processi di cura e sui tempi di presa in carico delle patologie in relazione ai differenti gradi di severità, mettendo anche in luce il bisogno di un Polo di Ricerca e Cura dedicato alle persone con patologie dolorose attualmente senza alcuna cura.

In occasione della XIV edizione, la Fondazione ha inoltre deciso di condurre uno studio sui bisogni insoddisfatti tra i pazienti con dolore cronico, in collaborazione con il centro Synthesis e l’Università di Firenze. La ricerca aiuterà a mettere in luce i bisogni insoddisfatti tra i pazienti con dolore cronico e a ottenere dati utili da presentare alle diverse Istituzioni.

Tra le tante realtà, associazioni e istituti che hanno aderito all’appuntamento figurano importanti presidi ospedalieri: Roma ( San Camillo Forlanini – Tor Vergata ) Ancona (Ospedale Regionale Riuniti Torrette e Ospedale “Carlo Urbani”), Benevento (Ospedale San Pio), Como (Ospedale Carlo Francesco Biundo – Ospedale Sant’Anna), Genova (Ospedale Policlinico San Martino – Ospedale Galliera), Taranto (Ospedale SS Annunziata – Farmacia Brescia – Farmacia Pulieri Pulsano) e Vimercate (Ospedale di Vimercate ASST Brianza). Tantissime anche le sezioni della rete “Amici di Isal” che hanno aderito (Torino, Monza, Genova, Roma, Pisa, Livorno, Sulmona, Avellino, Taranto e tante altre) e le Associazioni di pazienti che scendono in piazza con i propri volontari, quali l’Associazione Comitato Uniti Fibromialgia (CFU)-Odv, che da anni condivide questo cammino in più di cinquanta città, l’Associazione “Filo di Speranza” da Lugano e la “Associação de Doentes de Dor Crónica dos Açores” dalle Azzorre.

Cento Città contro il Dolore si svolge anche online con la campagna #Zeropain: fino ad ora migliaia di persone hanno scelto di “metterci la faccia” per dire “No!” al dolore cronico postando e condividendo selfie di testimonianza. Per partecipare basta fotografarsi tenendo in mano il Cartello ufficiale #Zeropain22, oppure un qualsiasi foglio con la scritta “Io sono contro il dolore”. La foto può essere scattata in un parco, in mezzo a una piazza, a lavoro, mentre si è da soli o in compagnia, seguendo la propria fantasia. L’importante è che ogni selfie venga poi pubblicato sul proprio profilo Facebook (taggando la pagina della Fondazione ISAL) oppure su Instagram, utilizzando l’hashtag #Zeropain22.

Tante le novità del 2022. Tra queste, le matite sprout, che contengono al loro interno dei semi che si potranno poi piantare. Il nuovo gadget quest’anno sarà proposto ai banchetti di Fondazione ISAL in occasione di Cento Città contro il Dolore, con lo slogan: “Scrivi una frase contro il dolore, fai nascere la speranza con un fiore!”. Contengono semi di margherita, basilico, nontiscordardimé, chia, timo, salvia, coriandolo oppure garofano e sono state scelte come simbolo di speranza e fioritura per tutte le persone che soffrono a causa del dolore e per tutti gli amici e le amiche che vorranno sostenere la causa. Insieme alle matite sprout saranno proposti anche i tradizionali sacchetti di noci. Tutte le donazioni fatte durante la Giornata sono destinate a finanziare i progetti di ricerca promossi dalla Fondazione.

La storia dell’iniziativa

La Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore, che ha ricevuto dal 2016 la Medaglia del Presidente della Repubblica come riconoscimento del valore pubblico dell’iniziativa, ha il patrocinio, tra gli altri, del Senato della Repubblica, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e della Camera dei Deputati, oltre a quello della Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome, di ANCI, Federsanità e dell’Istituto Superiore della Sanità.

Dal 2007 è testimonial della Fondazione ISAL l’attore Fabio De Luigi e in questi anni tanti altri personaggi pubblici hanno sostenuto ISAL, da Alex Zanardi, a Teresa De Sio, Gabriele Cirilli, Franz Di Cioccio, Michele Pittacolo.

Dalla prima edizione a oggi il numero delle realtà che partecipa a Cento città è enormemente cresciuto costituendo una rete di solidarietà e di alleanza che testimonia la volontà e la necessità di far fronte a una problematica così diffusa.

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