Turismo. Il sindaco di Rimini boccia i tornelli di Venezia: “Non saremo mai una città di plastica”

“La nostra risposta ai tornelli e’ una citta’ che spalanca le sue porte, che mostra le sue bellezze, i suoi cambiamenti, i suoi passi avanti e le sue radici”. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, non ritiene un “grande affare” quello di tornelli, numeri chiusi e barriere. E lo afferma forte dei numeri di questo lungo ponte di primavera, “un colpo d’occhio eccezionale”, con “migliaia di persone” per un anticipo di ferragosto. 

In oltre 2.000, sabato pomeriggio, hanno scoperto le proposte della Biennale del disegno; in 8.000 hanno partecipato alla Rimini marathon. E poi il Music inside festival; il Memorial Papini; il raduno di Comunione e liberazione; le feste popolari e le proposte di Piacere spiaggia Rimini. Tutto “nel solco dell’accoglienza che ci ha sempre contraddistinto”. E questo “movimento di persone, di famiglie, di ragazzi – sottolinea Gnassi – ha ancora maggior valore in un periodo storico come quello che stiamo attraversando”, tra sindaci “costretti a fare variazioni di bilancio per dotare la citta’ di barriere di sicurezza” e la “tendenza e’ chiudersi”. 

Rimini risponde aprendosi, “in un clima internazionale, glamour che e’ la risposta indiretta a chi, magari per rispondere a problemi veri, pensa di alzare barriere”. Le barriere, conclude il sindaco di Rimini, “escludono, alla lunga modificano la realta’ sino a renderla artefatta, di plastica. Tutto quello che Rimini non vuole essere e non e’. Tutto questo per dire che, certo, Rimini e’ in cambiamento ma e’ e sara’ sempre un posto vero e non un villaggio turistico di plastica”.