Confguide Rimini. Il presidente Torri: “Chiediamo aiuti economici, il nostro lavoro è azzerato”

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Le guide e gli accompagnatori turistici della Romagna scendono in piazza. Confguide-Confcommercio Rimini insieme alle federazioni di Ravenna e Forlì-Cesena ha organizzato per sabato 6 giugno un flash mob delle guide turistiche e accompagnatori turistici per chiedere al governo regionale e al governo centrale una maggiore attenzione verso la categoria, rimasta fortemente penalizzata dopo due mesi di lockdown vedendo pressoché azzerato il mercato delle visite guidate e degli accompagnamenti.

Le guide turistiche si ritroveranno in piazza del Popolo a Ravenna sotto le colonne di San Vitale e Apollinare alle ore 11.30 di sabato 6 giugno.

“Ci comporteremo in modo civile ed educato, rispettando le norme per la sicurezza – assicura Marco Torri, presidente di Confguide Rimini e vicepresidente nazionale – ma per noi è giunto il momento di scendere in piazza. Il nostro settore è in ginocchio e senza aiuti economici, statali o regionali, noi non ne usciamo. Chiediamo un sostegno economico fino al marzo 2021 o che ci venga concessa la partecipazione a bandi regionali specifici per accedere a fondi volti allo sviluppo d’impresa e/o alla valorizzazione del prodotto turistico a cui anche le Guide in forma privata o aggregata possano parteciparvi. Ribadiamo con forza che il turismo di prossimità per noi non esiste e non salverà la nostra stagione, dato che dipendiamo al 50% dal turismo estero. Inoltre le linee guida comunicate in Conferenza Stato Regioni del 25 maggio a Roma non sono risolutive né chiare sul numero di clienti per ogni gruppo. Si parla ad esempio di piccoli gruppi, senza specificare il numero delle persone che ne devono fare parte”.

“Con l’emergenza sanitaria poi la lotta all’abusivismo è stata messa in secondo piano – spiega Torri -. Chiediamo alla Regione, attraverso le amministrazioni comunali, di mappare e monitorare il fenomeno che con l’apertura delle frontiere prevista a metà giugno si manifesterà nuovamente con forza. Chiediamo che i luoghi della cultura non ci vengano preclusi soprattutto ora dopo due mesi di lockdown in cui il nostro mercato è stato azzerato e probabilmente continuerà ad esserlo fino a marzo 2021 con l’avvio del turismo scolastico 2020/2021. Non possiamo più accettare che solo il personale interno (quasi sempre non una guida turistica) di musei, teatri, gallerie possa lavorare all’interno degli stessi. Chiediamo che l’assessore regionale Corsini possa intervenire, a maggior ragione ora con la forte contrazione dei numeri dei gruppi da guidare”.

“Chiediamo infine di essere coinvolti in qualsiasi attività di promozione turistica che verrà ideata dalla Regione Emilia Romagna” conclude il presidente di Confguide.

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