Rimini. Sequestrato 1 milione di euro di beni di illecita provenienza: 4 abitazioni, 6 box auto, conti correnti, gioielli e denaro in contante foto

Nell’ambito di una complessa attività di indagine di natura patrimoniale tesa all’aggressione dei patrimoni di illecita provenienza e dall’analisi dei fenomeni criminali, il personale specializzato della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini ha dato esecuzione al decreto di sequestro finalizzato alla confisca dei beni emesso dal Tribunale di Bologna— Sezione Misure di Prevenzione- nei confronti di un sessantenne residente a Riccione.

In particolare, il sequestro ha colpito il patrimonio illecitamente accumulato dall’uomo, proveniente da Milano ma da decenni radicato nel territorio romagnolo, condannato numerose volte per attività di spaccio di cocaina e per sfruttamento della prostituzione. In passato era stato arrestato in seguito delle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Rimini.

L’attività, eseguita dal personale della Questura di Rimini, ha permesso di mettere sotto sequestro 10 immobili (di cui  4 abitazioni e 6 autorimesse/posti auto)  nelle province di Rimini (2 abitazioni  a Riccione e 1 a San Clemente, con rispettivi garage/posto auto, 1 garage sito a Riccione), Lodi (1 abitazione, con relativo box auto) e Milano (1 abitazione e 2 box auto ad Assago), diversi conti correnti, tra cui una cassetta di sicurezza in cui sono stati trovati numerosi gioielli, orologi di pregio, denaro in contante per diverse miglia di euro e 1 autoveicolo, beni nella disponibilità diretta e indiretta del 60enne e dei propri familiari, per un valore complessivo stimato di circa 1.000.000 euro.

“L’emergenza Coronavirus ha determinato nel Paese una profonda crisi economica per le imprese che in questi mesi sono rimaste ferme, facendo crescere la loro esigenza di liquidità – sottolineano dalla Questura di Rimini -. In tale fase di ripartenza forte è il pericolo di aggressione delle attività produttive da parte di organizzazioni criminali che hanno disponibilità di ingenti somme di denaro da riciclare e da investire”.

“L’attività dell’Ufficio della Divisione Anticrimine riminese non si ferma con questa importante operazione, ma prosegue anche nel 2021 attraverso il costante controllo delle attività economiche e imprenditoriali in modo da intercettare i tentativi di infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali nell’ambito delle attività imprenditoriali e commerciali presenti nella provincia riminese e, quindi consentire, come accaduto nel precedente anno,  l’adozione di interdittive antimafia da parte del Prefetto di Rimini” concludono dalla Prefettura.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RiminiNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.