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Quali sono le cause delle afte?

Nell’ultimo anno c’è stata un’impennata delle ricerche online sulle afte, a dimostrazione dell’interesse collettivo verso le ulcere della bocca. In particolare, secondo i dati di Google Trends, sono in aumento le ricerche del tipo ”afte cosa mangiare”, ovvero con cui le persone cercano di sapere quali alimenti aiutano a guarire da queste piccole lesioni cutanee all’interno della bocca.

Tra le cause delle afte in bocca, infatti, ci sono delle carenze vitaminiche e minerali nella dieta, un fattore di rischio che può favorire la comparsa dell’ulcera della bocca. Ovviamente non si tratta dell’unico aspetto scatenante, infatti i meccanismi che portano all’origine delle afte non sono ancora del tutto noti.

Perché si formano le afte in bocca?

Le afte sono una particolare tipologia di ulcerazione della bocca abbastanza comune, che si manifesta con la comparsa di piccole abrasioni della grandezza di pochi millimetri, in genere di colore biancastro. Colpiscono soprattutto i bambini in età pediatrica, interessando circa il 10% della popolazione, con una maggiore insorgenza tra le donne rispetto agli uomini.

I motivi alla base della comparsa delle afte in bocca sono in parte sconosciuti; tuttavia esistono delle cause che potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella manifestazione di questa affezione. Un fattore scatenante è il contatto con oggetti sporchi o animali domestici. Inoltre, le afte possono essere causate da lievi traumi della bocca come l’uso eccessivamente energico dello spazzolino o il morso accidentale della guancia.

Un’altra causa plausibile sono gli squilibri ormonali, come succede ad esempio durante le mestruazioni, oppure un’infezione da Helicobacter pylori. Altre correlazioni sembrerebbero puntare sulle malattie croniche intestinali di tipo infiammatorio, come la celiachia, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, oppure sulle sindromi di immunodeficienza e sui farmaci immunosoppressori utilizzati per lunghi periodi di tempo.

Alcuni studi sembrano indicare un rapporto tra le afte orali e una dieta povera di vitamina B12, acido folico, zinco e ferro, quindi con una correlazione tra l’alimentazione e l’insorgenza di ulcere della bocca. Per questo motivo, nei consigli di prevenzione delle afte e nei suggerimenti che aiutano ad agevolare la guarigione, uno degli accorgimenti più diffusi è legato alla dieta, in particolare ai cibi da consumare e agli alimenti da evitare per ridurre il rischio di afte nella bocca e accelerare il recupero da queste piccole lesioni.

I cibi che aiutano la guarigione dalle afte e quelli da evitare

Alcuni cibi sono particolarmente irritanti, piccanti o acidi, perciò sono da evitare in quanto possono alterare il pH naturale della bocca e irritare la mucosa del cavo orale. Tra questi ci sono alimenti come i kiwi, gli agrumi, i pomodori, le fragole e alcune spezie come il pepe e il peperoncino. In modo analogo, per la prevenzione delle afte e la guarigione è importante evitare il consumo di alcolici, di bevande gassate e ricche di zuccheri di sintesi, evitando o riducendo in modo sostanziale anche l’assunzione di caffè.

Al contrario, bisogna preferire nella dieta una serie di alimenti utili per la salute del cavo orale, tra cui la frutta ad eccezione di quella acida, la verdura fresca di stagione, i cereali integrali, le patate, la pasta, lo yogurt e i latticini, i legumi e le proteine animali nobili contenute nella carne, nel pesce e nelle uova. Nel dettaglio, è opportuno inserire nella dieta cibi ricchi di vitamine e ferro, riducendo invece il consumo di alimenti ultraprocessati, acidi e ricchi di grassi saturi e zuccheri.

Gli esperti consigliano anche di bere molta acqua e idratarsi in modo adeguato durante la giornata, un accorgimento che velocizza la guarigione e diminuisce il rischio di formazione delle afte in bocca. Bisogna ricordarsi che le lesioni guariscono in genere da sole nel giro di una o due settimane, ma quando ciò non succede è necessario intervenire rivolgendosi a un dentista, affinché lo specialista possa prescrivere alcuni prodotti da utilizzare per il trattamento delle afte.

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