Scuola. Altri due istituti di Rimini partecipano al progetto “Scuole senza zaino”

Dopo la sperimentazione, avviata lo scorso anno nella scuola di San Fortunato, il progetto si allarga anche nelle scuole “Decio Raggi” e “Margherita Zoebeli” di Santa Giustina

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E’ una scuola, quella di Rimini, che continua ad innovarsi e compiere un altro decisivo passo verso il futuro. La sperimentazione del progetto “Scuole senza zaino”, che prevede l’abbandono progressivo dello zaino da parte dei giovani studenti, si estende, a partire dal prossimo anno scolastico, anche ad altre due scuole: la “Decio Raggi” e la “Margherita Zoebeli” di Santa Giustina.

Dopo il periodo di verifica iniziato lo scorso anno con gli studenti della terza classe di San Fortunato, che si sono visti modificare gli arredi e gli spazi scolastici dentro cui fanno lezione, toccherà ad altre due classi di studenti riminesi mettersi in gioco con nuovi arredi e diversi metodi formativi. Un progetto condiviso con la scuola, in cui il Comune si occupa dei costi relativi agli arredamenti e alla logistica e la scuola pensa alla parte didattica.

“Si tratta di un progetto davvero innovativo che abbiamo avviato gradualmente – sottolinea l’assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli – e che abbiamo intenzione di continuare a far crescere. Il progetto, che mira ad una scuola sempre più ospitale e socializzante, va oltre il senso letterale della definizione. Si tratta infatti di un arricchimento pedagogico, un nuovo modo di fare scuola che ha al centro la condivisione e l’autonomia”.

Fondamentale in questa prospettiva è stato il ruolo dei genitori. La loro adesione all’iniziativa ed il loro coinvolgimento ha consolidato una rete capace di fare ‘sistema’ e di generare progetti come questo, che riescono ad essere così più rappresentativi della comunità educante. Un unica comunità composta da scuola, famiglia ed istituzioni.

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