Al Teatro della Regina di Cattolica, Federico Buffa racconta “La milonga del fútbol”

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A pochi giorni dal sold out fatto registrare dall’appuntamento con Paolo Crepet domenica scorsa il Teatro della Regina si prepara ad accoglierne un altro martedì 21 novembre. Sono rimasti infatti pochissimi posti disponibili per lo spettacolo La milonga del fútbol, che sarà portato in scena da Federico Buffa.   Dopo aver raccontato l’indimenticabile vittoria della Nazionale azzurra ai mondiali di calcio di Spagna 1982, il più famoso storyteller del giornalismo sportivo arriva a Cattolica con il suo ultimo lavoro.

Sono storie potenti, intrise di romanticismo e italianità, quelle raccontate ne La milonga del fútbol dalla voce di Federico Buffa e impreziosite da Alessandro Nidi al pianoforte e Mascia Foschi al canto.

Sono le storie di Renato Cesarini, funambolo del gol al quale ci si riferisce quando si parla di “zona Cesarini”, per aver segnato alcune reti negli ultimi secondi prima del fischio finale; di Omar Sivori, talentoso e irriverente, che incantava l’Argentina degli anni ’50 nel pieno del boom economico; di Diego Armando Maradona, el pibe de oro, il più grande di sempre, che col suo calcio spettacolare e fantasioso divenne un idolo degli anni ‘80/‘90 per un popolo che usciva dai problemi della recessione e della dittatura del Generale Videla.

Tre icone del calcio, unite dalla “zurda”, il piede mancino, con cui hanno incantato un’intera nazione.

Federico Buffa: “Il Novecento argentino ha prodotto paradigmi sorprendenti. Uno è la “creolizzazione” del calcio. Per gli inglesi l’Argentina è stata una colonizzazione mancata, ma la loro indole negoziale gli ha comunque garantito lauti profitti. Poi, come sempre, a inizio secolo da una tasca secondaria gli è caduto per terra the beautiful game, the game of football. Gli argentini hanno osservato, imparato e poi pensato: loro hanno inventato il gioco, ma noi faremo qualcosa di molto più importante, inventeremo l’amore per il gioco. La milonga del fútbol è un omaggio alla creolizzazione del gioco attraverso tre giocatori connessi tra di loro. Cesarini, che porta a Sivori, che porta a Maradona. In Italia hanno vinto 10 scudetti in tre…..immaginato, creato e ribaltato mondi. Irresistibile”.

 

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